
Guido Brotini è nato il 14/11/1889 a Empoli (FI), viveva nella frazione di Avane e faceva il tappezziere e il materassaio. Era un uomo tranquillo e per niente facinoroso, non era iscritto al fascio locale e il 4 marzo 1944 aveva partecipato alla manifestazione svoltasi in occasione del giorno di sciopero.
La notte tra il 7 e l’8 marzo dello stesso anno una squadra di fascisti si presentò presso la sua abitazione. Con una scusa gli chiesero di mostrare il documento di denuncia che attestasse la regolare detenzione di un fucile e gli dissero di seguirlo dal maresciallo, con il quale avrebbe dovuto conferire. Egli seguì i suoi aguzzini senza avere alcun presentimento sulla sorte che gli sarebbe capitata, fino a quando non venne fatto salire su un autobus, che partì in direzione della caserma in via Carrucci, per poi essere successivamente detenuto presso le Scuole Leopoldine di Firenze, lasciando nell’angoscia la gente che era accorsa insieme ai suoi familiari.
L’11 marzo 1944 venne deportato presso il campo di concentramento di Mauthausen e immatricolato col n° 56990, per poi essere trasferito pochi giorni dopo presso il campo di concentramento di Ebensee, dove svolse il lavoro di manovale.
Lì, il 25 Aprile 1945, venne assassinato.
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Fonti: Schede della Croce Rossa Internazionale, conservate presso sede ANED Empolese Valdelsa.
Archivio Online Arolsen, https://collections.arolsen-archives.org/de/search
Dini A., La notte dell’odio, La Nuova Fortezza, Livorno, 1986.
Il libro dei deportati, Volume 1 Tomo 1, Mursia editore.